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Otto Marzo 2021

FESTA DELLA DONNA

Dalla Silloge Nulla Accade per Caso Il Caso non esiste


08/03/2019 - Autori Vari


(Zona Bianca)

 OTTO MARZO DUEMILAVENTUNO

LA VITA CHE CAPITA

La vita càpita.

Così, semplicemente.

Senza che tu la chiami

e senza che tu l’aspetti.

Càpita.

E ti ritrovi a viverla,

qualche volta a testa alta,

qualche altra borbottando.

E nella vita càpita l’amore

che ti farà volare,

cadere e continuare a vivere.

Così ti capiterà di innamorarti

di chi non avresti voluto,

o di chi non avresti cercato.

Ti capiterà di vivere l’amore di un attimo,

fugace ed intenso da sembrare eterno.

O di sbagliare

inciampando in un sogno

che all’alba non sarà già più amore.

Ti capiterà di amare chi non ti ama

e voltare le spalle

a chi vive solo del tuo respiro.

Ti capiterà di amare

contro ogni regola e contro ogni speranza.

E’ la vita,

ogni giorno uguale,

ogni giorno diversa,

ma càpita,

che tu lo voglia o no.

FANTASIA

E poi ci sono colori

che non conoscevo,

profumi che non ricordavo,

musiche che non avevo mai ascoltato.

Erano tutti lì,

pronti a prendermi per mano.

Hanno un nome solo: fantasia.

Perché dove finisce la terra,

comincia il cielo.

Dove non puoi camminare,

puoi volare

e dove non sai osare,

puoi immaginare.

(L’Amica Geniale)

OTTO MARZO

(Festa della Donna)

Non ho mai capito come mai l'uomo sia giunto a questo punto.

Ai primordi della civiltà c'erano Dei maschi e femmine.

Nessuno di loro era più potente dell'altro. Ciascuno nel suo campo era

un Dio, una Dea, ed ognuno potente ed indiscusso.

Il ruolo delle donne nella politica era sempre fondamentale e

risolutivo. Per una donna, due nazioni si facevano guerra.

Per una donna avvenne uno scisma nella Chiesa cattolica.

Per secoli le famiglie furono governate, in tutta l'Europa conosciuta,

dal Matriarcato.

Ci furono le Amazzoni, donne guerriere, dominatrici, potenti.

La storia, quella primordiale, assegnava alla donna il ruolo di Vestale,

di custode del sacro fuoco e di sacerdotessa, depositaria del mistero e

del futuro. Persino il sacrificio a Dio di giovani donne era considerato

un onore riservato a poche. Non era un sorta di femminicidio, anche

giovani maschi venivano sacrificati. Erano pratiche religiose che noi

non possiamo capire, ma da cui dipendevano i destini delle comunità.

Come mai siamo arrivati al punto in cui siamo?

Credo che le religioni monoteiste abbiano avuto un ruolo

fondamentale nell’emarginazione della donna, nel limitarne il ruolo, nel

trattarla alla stregua di un animale e nel sottometterla. Il progresso ha

modificato i parametri della convivenza ed ha confuso i ruoli, col

risultato che nessuno sa più qual è il posto che gli ha assegnato la

Natura. Ma la Natura non cambia. Forse siamo noi che da qualche

secolo stiamo “adoperandoci” per cambiarla ?...

(Il Gatto Pardo)


 

 

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